Campagna con vista sul mare – Rimembranze del 2009

L’abbaiare di un cane, cui fa eco il canto di un gallo; il cinguettio di un uccellino, cui fa eco il miagolio di un gatto, uno dei miei amati gatti campagnoli che con occhi avidi l’osserva. Odore di fumo, ultimi spicchi di sole tra le case ed i rami ed un venticello leggero che accarezza dolcemente la mia pelle: tutto sa di puro, sa di antico, sa di silenzio, sa di pace. Ecco una gazza e poi l’abbraccio del dolce tramonto; ecco le fusa e le materne coccole dell’affettuosa Nerina ai suoi tre adorabili micetti; ecco il ritrovato gusto della campagna. All’improvviso il rombo di un piccolo aereo attraversa il colorato cielo, lasciando una lunga scia… simile ad una cicatrice, a quella cicatrice invisibile ma dolorosa che attraversa la mia anima in questi ultimi giorni. C’è nel mio cuore una ferita, una dolce ferita…ma c’è anche il profumo dei fiori, il silenzio del silenzio, quello che fa tanto bene al cuore. C’è nella mia anima quasi un forzato bisogno di profonda ricerca interiore, un’ineluttabile bisogno di serenità, di pace, in contrasto con l’innata e consueta mia malinconia. Osservo in religioso silenzio dalla campagna il mare…così blu e misterioso…osservo estasiata il cielo, così immenso e pacato, decorato da qualche goffa e bianca nuvola; osservo la natura tutta, con le sue straordinarie meraviglie e ringrazio con tutto il cuore Dio, il Celestiale Creatore, per quest’altro giorno di vita generosamente donatomi. Mi sfiora un calabrone, poi una piccola ape, quindi un girasole, poi una leggiadra farfalla che si posa su un fiore. Mi accarezzano con lo sguardo i miei amati gatti, campagnoli e cittadini, quasi a volermi col loro sguardo consolare. La malinconia resta, perché è inevitabile, perché fa parte di me… ma è una malinconia dolce e vitale. Sono attimi unici questi: penso, vibro, sogno, rimpiango, godo di mille emozioni…le più varie, le più vaste, le più sincere. Anche quelle che “fanno male” nutrono intensamente la mia anima, perché sono vere, sono pure, sono profonde; perché fanno parte come le gioie, piccole o grandi che siano, come i più profondi dolori, del grande mistero della vita.  Allora…scendono, un po’ dolci, un po’ amare, le lacrime…lacrime di ricercata pace, lacrime di ritrovata armonia, lacrime di pulizia interiore. Stanca, profondamente stanca dentro e fuori, piango in silenzio, mentre scende la sera e le stelle cominciano a brillare nel cielo sempre più cupo…mi rendo conto che un giorno è già passato e passerà anche la notte, brulicante di stelle, le sue magiche sorelle. Il corpo infine si posa, ad ora tarda, su fresche lenzuola di bucato, il volto su dolci ricami, il cuore su antichi e cari ricordi ed è…nonostante tutto …ritrovata pace!

© Antonella P. Di Salvo 

 

2 thoughts on “Campagna con vista sul mare – Rimembranze del 2009

  1. Nel grandioso e meraviglioso spettacolo che il creato ci offre tutti i giorni, ritroviamo infine la dimensione della nostra esistenza. E non importa quanto difficile essa sia stata. Siamo parti di un delicato ma incredibilmente avvincente equilibrio che alle anime più nobili, ridona la serenità. Sempre.
    Bellissimo post, Antonella. Buona serata, Piero 🙂

    • E’ proprio così Piero, siamo, insieme alla Natura, parte fondamentale del Creato e del suo affascinante e delicato equilibrio; Creato che sa offrirci, con le sue meraviglie, sebbene spesso l’Uomo…sempre più superficiale ed egoista…non ne abbia il dovuto rispetto, stimoli per riflettere e per ricercare, fuori e dentro noi stessi, quella serenità e quella pace che un po’ tutti agogniamo! Ti ringrazio e, data l’ora, ti auguro di cuore serena notte nonché buon fine settimana! 🙂
      Antonella

Scrivi una risposta a lady59 Cancella risposta